Il 2023 รจ iniziato con una serie di nuovi progetti e di obiettivi da raggiungere anche insieme a chi ci sostiene. Obiettivi che si traducono in numeri di uomini, donne e bambini che vedranno la propria vita cambiare in meglio.
In Burkina Faso il nostro intento รจ di aiutare 600 persone. Abbiamo istituito unโequipe mobile per la salute, la nutrizione e la protezione il cui compito sarร quello di muoversi di villaggio in villaggio nella zona di Gorom-Gorom per fornire assistenza sanitaria dโemergenza, aiuto nello screening di malattie e trasporto, se necessario, presso strutture specializzate. La clinica mobile offrirร anche protezione e cercherร di sensibilizzare le famiglie sulle corrette pratiche nutrizionali per combattere la malnutrizione nei bambini.
2650 รจ il numero delle persone che vogliamo aiutare in Venezuela, dove abbiamo avviato un progetto per migliorare la vita della popolazione, in particolare delle fasce piรน fragili, come le donne e le ragazze. Nel Municipio El Libertador, stiamo creando un sistema di gestione di rifiuti partecipativa e saranno proprio 60 donne piรน in difficoltร a occuparsi dellโorganizzazione: in questo modo potranno sostenersi con unโattivitร proteggendo lโambiente.
Anche in Libano abbiamo avviato un progetto legato alla sostenibilitร e allo smaltimento dei rifiuti. Il Governatorato di Akkar, dove operiamo, รจ uno dei piรน poveri del Paese e le istituzioni devono far fronte a numerose problematiche, accentuate anche dalla grande quantitร di rifugiati siriani stabiliti nella zona. Il sistema di gestione dei rifiuti non solo ridurrร lโimpatto ambientale, ma produrrร anche lavoro: abbiamo stimato che saranno 37.000 le persone che beneficeranno di questo progetto.
In Congo proseguiamo con le attivitร giร avviate lo scorso anno, per combattere lโinsicurezza alimentare nella zona del Parco dellโUpemba. Qui le persone, a causa della povertร , sono costrette a utilizzare le risorse del Parco, per questo 3400 famiglie stanno ricevendo supporto per aumentare i raccolti e la disponibilitร di cibo senza dover ricorrere al bracconaggio.
In Siria, infine, avevamo iniziato a promuovere un nuovo progetto legato alla scuola, ma a causa del terremoto dello scorso febbraio, ci siamo attivati per rispondere allโemergenza [Coopi Suisse | La corsa per fermare lโemergenza in Siria non si ferma] e sostenere 365 famiglie colpite dalla crisi.


















