L’inizio dell’anno si è aperto con l’approvazione da parte del Canton Ticino del progetto in Ciad per la prevenzione dei conflitti tra agricoltori e pastori, che scoppiano per l’uso delle scarse risorse naturali disponibili.
Le terre servono agli agricoltori per coltivare, ma le terre servono anche ai pastori per spostare il bestiame e per farlo mangiare. L’acqua serve agli agricoltori per irrigare, ma serve anche agli allevatori per abbeverare gli animali.
Ecco quindi che diventa necessario trovare accordi tra le parti e definire regole da rispettare, per potersi occupare “solo” di combattere la povertà e garantire la pace.
In Ciad, nella regione del Sila, sta partendo il progetto COOPI Suisse co-finanziato dal Canton Ticino, in partenariato tecnico con la Delegazione Regionale per lo Sviluppo Rurale del Sila e del Ministero dell’Allevamento – Servizio tecnico responsabile del settore zootecnico – in collaborazione con COOPI Ciad.
Quasi l’80% della popolazione ciadiana vive in zone rurali e trae la maggior parte del suo reddito dalle attività del settore primario. La zona d’intervento comprende una delle tre regioni orientali del Ciad, che rappresentano le zone ad alto rischio in termini di conflitti generati dalla coabitazione di agricoltori e pastori.
In questo contesto i bisogni identificati, attraverso un’analisi condivisa e partecipativa con gli attori locali, riguardano principalmente il rafforzamento delle capacità delle autorità locali in materia di gestione e pianificazione del territorio e delle risorse naturali condivise.
